Per ogni volta che mi sembra naturale respirare come se fossimo solo io, l'aria e i miei polmoni, finché non mi accorgo che sto davvero respirando.
E allora all'improvviso la trachea si chiude, e l'ossigeno non passa più.
Un gomitolo di lacrime amare che non devono scivolare e ricordi dolci che non devono emergere, fermo lì a bloccarmi la gola.
E sto. Aspetto.
Sento che mi sono divisa, la me del prima, la me del dopo. Ognuna ha preso una strada diversa, e io sono quel guscio vuoto che è ancora fermo lì al bivio, con le vertigini e la vista sfocata.
Ti abbraccio fortissimo.
RispondiEliminastare ad un bivio non sempre è una cosa negativa. o almeno è quello di cui sto cercando di convincermi anch'io.
RispondiEliminaTi mando un abbraccio forte!
L'importante è continuare a camminare senza fermarsi.
RispondiEliminaSiamo come gli squali: se ci fermiamo, non possiamo respirare.
quando ci si perde, per ritrovarsi c'è solo una cosa da fare: camminare.
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